venerdì 18 febbraio 2011

Il Fuoco della Libertà


Prezzo € 20,00
Astrolabio Edizioni
Libro - Pagine 264
Formato: 15x21
Anno: 2010





Questo libro raccoglie una serie di "satsang" tenuti da Sri Poonjaji a Lucknow, nell'India settentrionale, dove abitava. In questi dialoghi, che risalgono agli anni '90, Papaji, come veniva chiamato dai suoi discepoli, si rivela in tutta la sua disarmante semplicità e formidabile potenza, offrendo la possibilità di spezzare ogni falsa identificazione con il corpo-mente e di riconoscere la propria natura essenziale, libera e beata.

"Il pensiero 'io' è il primo pensiero, di qui inizia la prigionia, l'ignoranza, il samsara. Ma quando un medico fa un'autopsia non trova nessun io dentro quel corpo. Quindi, rifiuta tutte le esperienze, tutto ciò che percepisci, in cui ti identifichi. 'Non sono il corpo fisico, non sono il corpo mentale'. Alla fine l'io individuale svanirà, e dove l'io svanisce nasce la vera conoscenza.

'Chi sono io?' è la domanda fondamentale. Una volta scoperto chi sei, conoscerai la vera natura di tutte le cose. Le altre domande finiranno e con loro finirà tutta la sofferenza, tutta la manifestazione. Farsi questa domanda non richiede tempo e la risposta non avviene nel tempo. Non solo placa la mente, ma la fa scomparire del tutto, lasciandoti libero, libero dai cicli di nascita e morte. Volgi lo sguardo all'interno. Ci sono sei miliardi di persone nel mondo, ma solo venti sono qui oggi e possono dire: "Voglio sedermi sul trono della libertà". Ottima idea! Ti chiedo solo di non posticipare. In questo istante, guarda il tuo Sé. Non servono mappe, né libri, né sentieri. Sei già lì."



Sri Hariwansh Lal Poonja, (1910-1997), chiamato dai discepoli 'Papaji', nacque nel Punjab occidentale, nell'attuale Pakistan. A nove anni sperimentò il suo primo 'samadhi'. Fervido indipendentista, dopo il matrimonio e dieci anni di lavoro come commesso viaggiatore, fece domanda per arruolarsi nell'esercito inglese, pensando poi di utilizzare la preparazione militare contro gli inglesi stessi. Ma lasciò il suo posto di ufficiale e nel 1944 raggiunse l'ashram del suo maestro, Ramana Maharshi. Lavorò per mantenere la famiglia fino al '66 e una volta in pensione, dopo aver vissuto sulle rive del Gange, iniziò a viaggiare per il mondo senza volersi mai radicare in nessun luogo. Verso la fine degli anni '80, per problemi di salute, si stabilì a Lucknow, nello stato dell'Uttar Pradesh in India, tenendo 'satsang' (incontri, discorsi) quotidianamente, aiutando centinaia di ricercatori spirituali e devoti.


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